giovedì 5 ottobre 2017

I territori di scrittura

I miei territori di scrittura





- I territori di scrittura descrivono le aree della nostra vita di cui abbiamo voglia di scrivere


- Possono includere personeluoghieventipassionihobbypreoccupazionisognimomenti speciali e altre cose che incidono nel nostro cuore un segno. 



"Una poesia la si può fare in casa
con ingredienti di tutti i giorni"

ci dice il poeta Lawrence Ferlinghetti.

- Proviamo a fare una lista di argomenti: guardate i miei, poi provate a buttare giù un po' dei vostri.
- L'importante è concentrarsi e cercare momenti specifici che vi hanno dato un'emozione.
- Potrebbe essere stata una sensazione piacevole o spiacevole: se vi ha colpito è probabile che riusciate a trovare le parole giuste per descriverla.


ECCO ALCUNI DEI MIEI TERRITORI

  • Quando facevo il bagno al mare con mia mamma e ballavamo il valzer in acqua: ero leggera e la pelle di mamma era calda, liscia e salata; mi teneva salda: ero al sicuro.



  • Mi guardo nelle foto, mi osservo e non mi riconosco: vorrei avere un viso più disteso, meno rotondo, forse anche meno rosa.



  • è piacevole e morbida la sensazione che provo quando ho i piedi freschi, appena lavati e asciugati;


  • se leggo di un personaggio che "sorseggia un tè o un caffè", vorrei essere anch'io lì: adoro leggere la descrizione di bevande calde; ricordo che adoravo leggere di "Pippi Calzelunghe" che sorbiva una tazza di caffè in veranda;(nella realtà non è mai una sensazione altrettanto piacevole);


  • il suo odore di "dormito", sul suo cuscino, la mattina...


  • non ballo più, il mio corpo non tiene il ritmo come sapeva fare anni fa;


  • nonno Franco aveva regalato a me e a Francesco due bellissimi telefoni blu di plastica, con cui si poteva parlare davvero: sono caduti appena messi in funzione e non ci abbiamo mai giocato;che delusione...


  • le "rosite" del Mulino Bianco nel latte freddo e caffè: mi ricordano i biscotti "tortorelle", che ora non fanno più; il sapore ha un certo contrasto, forse è il gusto del malto o di qualche altro ingrediente (speriamo che non sia chimico!); 


  • il rumorino, il frusciare che avverto quando scrivo sulla carta con un lapis ben affilato: è importante che la carta sia spessa e ruvida, magari pure color crema.


Adesso prova tu: cerca qualche momento che ti ha provocato una piccola, ma intensa emozione e butta giù l'idea sul foglio.

Potresti decidere di scriverci sopra una poesia, quindi non mettere su carta nulla che non sei disposto a condividere e far leggere.



Nessun commento:

Posta un commento