sabato 9 giugno 2018

Guarda un po' che Gruffalò!

Per concludere... il SUPER MOSTRO!





LINK all'animazione di "Guarda un po' che Gruffalo'"

LINK all'animazione di "Il Gruffalo e la sua piccolina"

martedì 5 giugno 2018

A proposito di mostri...

A proposito di mostri...

Andiamo sul quadernone alla sezione lezioni per LETTORI.

Cosa è un mostro?

- Definizione...                                              - Qualche esempio...



Vi capita mai di sentirvi "un mostro"? Siate concreti e specifici nel ricordo.


MOSTRO:
- è un essere al quale vengono attribuite caratteristiche INSOLITE e STRAORDINARIE;
- queste caratteristiche, che lo allontanano dalla normalità e dalla maggior parte degli altri esseri, vengono spesso percepite come NEGATIVE.


esempio:
- se tutti abbiamo un solo naso, ci disturba chi non ne ha nessuno o più di uno.







- se tutti abbiamo due braccia, ci spaventa chi invece ha dei tentacoli.












BRUTTO  - > CATTIVO
- ciò che non conosciamo ci spaventa e, per un naturalissimo istinto di sopravvivenza e di auto-protezione, quando vediamo qualcosa che ci spaventa, presupponiamo che, oltre a essere brutto, sia anche cattivo.

Anche nei cartoni animati, i personaggi cattivi sono sempre anche brutti!











Un'ultima domanda: come reagiremmo, se incontrassimo un mostro?


Adesso proviamo ad ascoltare una canzone:

Samuele Bersani

"Il mostro" (2002)

- LINK al video




Adesso andiamo sul nostro TACCUINO, sullo schema a Y di "Gorgius" e proviamo a cercare tutte le connessioni che ci vengono in mente!

venerdì 1 giugno 2018

"Gorgius", di Angela Nanetti

COME USARE
IL TACCUINO DEL LETTORE




******

PREPARARE 6 PAGINE DEL TACCUINO, da compilare mentre leggete.

- TITOLO, AUTORE, ANNO
- VOTO
- CHI?
- DOVE?
- QUANDO?
- COSA?

- schema a Y (domande, impressioni, connessioni)


- MI VOGLIO RICORDARE ... (appunti vari, su temi, citazioni, dettagli o sezioni che non apprezzo...)




******


Pronti? Via!

"Gorgius", 2006

link

di Angela Nanetti link
premio Andersen 2003










VOTO - lo metteremo alla fine

CHI?

NOI 

una banda di adolescenti

GLI ADULTI

i familiari
- Danilo ("Fox" o Danone)
io narrante, onniscente;

- papà
- mamma
- sorella Virginia, di 2 anni;
- cane Coyote;
- Marco ("La mente")


- Maicol ("Lampadina")


- Giuseppe ("Palla")


- Camillo ("Dumbo"): balbetta


- Martina, bellissima;

papà - il macellaio Ramirez
- Cris ("Moccolona"): allergica



Altri adulti protagonisti


Sig Menagatti, ("la Talpa"), gattara, mezza cieca


Rossana/Vittorio
il travestito

GORGIUS pg 8 è nominato per la prima volta
pg 29 viene visto per la prima volta
pg 38 dice "io piace" a Martina, la aggredisce, ma Danilo lo fa smettere;


DOVE?
PERIFERIA 
di una città non nominata
- palazzo dove vivono tutti tranne Martina;

- cassonetti e sporcizia;

- piazza asfaltata ("Piazza 1° maggio");

- la "pineta" dove c'è un solo pino ed è considerata il covo, la base, dei ragazzi;

QUANDO?
- flashback
- un'estate tra giugno e agosto, di 4 anni prima;



COSA?

- clima assurdo: neve gialla e puzzolente in estate;
- gatti morti misteriosamente;
- Gorgius 
1) aggredisce Martina
2) obbedisce a Danilo
- Danilo picchia Giuseppe



MI VOGLIO RICORDARE

BLERP!
- non apprezzo i capitoli che sono semplicemente numerati: apprezzo di più quelli che hanno titoli misteriosi e accattivanti.

TEMI


- fortissimo contrasto tra gruppo di adolescenti e adulti: occorre mantenere il segreto su "Gorgius";

CITAZIONI

pg 48 - Anche Giuseppe è innamorato di Martina, ma per non dispiacere al sua amico Danilo, che è stracotto di lei, fa finta di nulla. 
Questo atteggiamento non piace a Danilo che racconta:

- Inspiegabilmente mi arrabbiai ancora di più. Ormai mi sentivo cattivissimo e infelice.
"A cosa pensi con quella zucca vuota?"
"Ehi, ma chi ti credi di essere?"- scattò Giuseppe lanciandomi contro un pugno di terra.
Mi prese in faccia e io avvertii una cosa strana, una specie di scossa che mi attraversò tutto e gli saltai addosso. Avevo una voglia feroce di fargli male, avevo voglia di pestarlo a sangue; e più picchiavo, più questa voglia, invece di diminuire, aumentava.
Ci rotolammo a terra tra pugni e calci, finché Marco e Maicol riuscirono a separarci. -



sabato 5 maggio 2018

Recensione de "L'Orlando furioso"

L'Orlando furioso
una recensione

Stiamo scrivendo una recensione.
Vogliano provare a leggerne qualcuna che ci possa ispirare?
Proviamo a leggere una recensione de "L'Orlando furioso".


Prima però raccogliamo le idee:

TITOLO
"Ti stai sbagliando di certo non è, non è Angelica"
"Gelosia portami via"
"Un amore finito male..."
"Follie per amore"
"Trovi un'altra più bella che problemi non ha"
"M'ama, non m'ama?"

INFORMAZIONI TECNICHE:

L. Ariosto, Ferrara, Este, cortigiano, "Orlando Furioso", 1532;
poema epico (lunghezza), 46 canti in ottave;
STILE:
poesia, rime, figure retoriche, italiano volgare, stile pesante/scorrevole
ACCENNO ALLA TRAMA con 5W:
- Chi?
- Dove?
- Cosa?
- Quando?
- Perché?


TEMI:
- amore
- guerra
- elogio casata Estense
PUNTI DI FORZA:
Quale potrebbe essere secondo te il punto forte da mettere in evidenza per incoraggiare la lettura di questo poema?

Idee: 
- le violente scene di guerra
- il tema amoroso
- le rime
- le descrizioni della natura...

Qual è il punto forte del romanzo che tu stai recensendo?


1° Link- 

2° Link -

sabato 21 aprile 2018

Ingredienti per una buona recensione

Una buona recensione deve contenere i seguenti ingredienti: sta a voi decidere in che ordine metterli.
TITOLO ACCATTIVANTE
(non il vero titolo del romanzo)

- Un paragrafo con le principali informazioni tecniche (comprese eventuali curiosità sull'autore o sul libro, come premi vinti o vicende biografiche insolite).
- Un paragrafo con pochi cenni sulla vicenda: ci devono essere le 5 w (what, when, who, why, where), ci deve essere qualche descrizione sensoriale, il finale NON deve essere svelato.
- Un paragrafo che mette in evidenza i temi principali.

- Ricorda di inserire, dove più ti piace
a) qualche citazione dal libro, scritta tra virgolette;
b) collegamenti con altri romanzi, canzoni, pubblicità che abbiano in comune gli stessi temi (es "Orlando Furioso" e "Non è Francesca")

giovedì 12 aprile 2018

Oggi faccio lezione io

Ciao ragazzi, 
vi mostro un esempio di come potete organizzare il vostro orale

"Oggi faccio lezione io!"


Tempo minimo 5 minuti - tempo massimo 7 minuti.


Scelgo di fare una lezione, presentando un approfondimento su un argomento svolto a lezione quest'anno.
Poi individuo uno o più collegamenti con il mio approfondimento, che abbiano in comune lo stesso tema.
Io ho provato a costruire un orale sul tema di prigionia e libertà.

1) L'approfondimento

La Bastiglia: una prigione di Parigi, presa d'assalto durante la Rivoluzione Francese.

2) Il primo collegamento

"Dichiarazione di indipendenza": il 4 luglio 1776, in America, Thomas Jefferson scrisse una documento in cui si affermava il diritto alla libertà.

3) Il secondo collegamento

Blu, un'altra storia di Barbablù: Blu ha vissuto gran parte della sua vita in una prigione senza mura, circondata da sbarre invisibili.





Ecco come farei il mio orale.

OCCORENTE

1) TRUCCO e BARBATRUCCO
- Potrei vestirmi da carcerato, oppure disegnarmi delle sbarre sul viso,  oppure potrei scrivere su una maglietta maglietta una serie di numeri, come le maglie dei bassotti...
2) LAVAGNA
Userò la lavagna per scrivere il titolo e magari disegnare delle sbarre.
3) LIM
Selezionerò una immagine della Bastiglia, da proiettare sulla LIM.

INTRODUZIONE: 

- presento il titolo dell'orale e lo scrivo alla lavagna
- faccio domande alla classe per coinvolgere i miei compagni

- Ciao ragazzi, il mio orale si intitola:

"Aiuto! Fatemi uscire di qua!"

- Secondo voi, qual è il mio argomento?
- Ecco un possibile indizio: provate a immaginare di scrivere una metafora, utilizzando il concetto di "carcere", "prigione"...
- Esempio: le lezioni di storia sono il mio carcere;
- Esempio: quando devo studiare, la mia camera è la mia prigione, i libri sono le mie sbarre e mia mamma, con il suo ghigno feroce, è la mia carceriera...


APPROFONDIMENTO:
- Dichiaro di cosa voglio parlare, ricordo a tutti ciò di cui abbiamo parlato in classe durante le lezioni, poi racconto qualcosa di nuovo che voglio insegnare ai miei compagni.
- Proietto sulla LIM un'immagine della Bastiglia.
- Alla fine indico dove ho trovato le informazioni.

Adesso, purtroppo, è il momento di smettere di ridere, perché ho bisogno che voi mi seguiate all'interno del CARCERE DELLA BASTIGLIA. 

Tutti ricordate questo nome: la Bastiglia è infatti il carcere di Parigi che il 14 luglio 1789 venne preso d'assalto dalla folla furiosa, durante la rivoluzione francese.
Quello che non sapete è come era fatto questo edificio.

L'edificio aveva l'aspetto di una vera e propria fortezza, circondata da mura e dotata di torri. Si trattava di una struttura alta 24 metri, quindi circa come un palazzo di 7 piani.
Per essere ancora più inaccessibile, era stata circondata da un canale dove scorreva l'acqua della Senna, il fiume di Parigi.
L'unico accesso era quindi un imponente ponte levatoio.

Si trattava di un luogo inespugnabile, quindi veniva usato sia come prigione, che come rifugio per il re, in caso di attacco nemico.

Tutti sappiamo che venne assalita a in parte distrutta in quella drammatica giornata, ma in pochi sanno che in realtà, circa un mese prima dello scoppio della rivoluzione, proprio il re aveva ordinato di distruggere quella fortezza, perchè mantenerla efficiente e restaurarla sarebbe stato troppo costoso.

Liugi XVI aveva progettato di farla radere al suolo e di realizzare, al suo posto, una grande piazza, Place Loius XVI, dove sistemare una bella statua del re.

La presa della Bastiglia, che è poi diventata il simbolo della rivoluzione francese, non fu dunque, in realtà, un episodio così significativo. Venne infatti assalito un luogo che sarebbe stato comunque distrutto di lì a poco e che, proprio in previsione della sua demolizione, ospitava all'epoca solo 5 ladri e due pazzi.

Vi state chiedendo che fine ha fatto l'edificio? 
Pierre Francoise Palloy, imprenditore edile che aveva preso parte agli eventi del 14 luglio 1789, venne incaricato della demolizione completa dell'edificio.
Palloy, però, invece di distruggere tutto, recuperò ogni cosa, dagli oggetti di arredamento ai chiodi, rivendendo tutto pezzo per pezzo come “Souvenir della Rivoluzione”, riuscendo quindi a guadagnare un’enorme quantità di denaro.
Un'altra parte dei materiali edili rimasti, per lo più grosse pietre e blocchi, sono state usate per costruire il Pont de la Concorde, sulla Senna, realizzato agli inizi del '900.

Come faccio a saperlo? Ho trovato tutto su internet: sono partita da wikipedia, poi mi sono affacciata sul sito del comune di Parigi e infine ho sbirciato studentville.it.


COLLEGAMENTO:
- Individuo il tema (prigionia e libertà), poi mi collego con un paio di altri argomenti trattati in classe che, in modo diverso, affrontano lo stesso tema.


Dichiarazione di Indipendenza
La Bastiglia era dunque una prigione, dotata di sbarre, ma si può tenere imprigionato un popolo anche senza sbarre...

Solo una quindicina di anni prima della rivoluzione francese, il 4 luglio del 1776, al di là dell'Atlantico, in America, 13 colonie inglesi, che erano oppresse dall'Inghilterra, la loro madrepatria, si liberarono.
Il documento che rappresenta questo passaggio è la Dichiarazione di Indipendenza, nella quel si afferma che

- TUTTI GLI UOMINI SONO STATI CREATI UGUALI; 
- ESSI SONO DOTATI DAL LORO CREATORE DI CERTI DIRITTI AI QUALI NON POSSONO RINUNCIARE; 
- TRA QUESTI DIRITTI CI SONO LA VITA, LA LIBERTA', LA RICERCA DELLA FELICITA'.

"Blu: un'altra storia di Barbablù"

Adesso io mi chiedo e vi chiedo: non era proprio questo che cercava la nostra Blu? Non era forse per trovare libertà e gioia che aveva intrapreso il suo viaggio? Non è forse una vera e propria prigione quella nella quale la teneva il suo sposo, pur in assenza di sbarre?

FINALE

In fondo, il fine giustifica i mezzi. I francesi hanno dovuto decapitare un re, i coloni in americani hanno ucciso i dominatori inglesi e tutto questo per un po' di gioia e libertà.

Mi pare ragionevole che anche la bella Blu abbia fatto quello che ha fatto, anche se in fondo, mai e poi mai riusciremo a sapere come si è svolta realmente la sua storia.

Conclusione con risata malefica...

DATE e ARGOMENTI


GIOV 10 maggio
1 - Gennai: il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi;
2-  Iannucci - Le iscrizioni di Dante nelle strade di Siena;
3 - Ciacci - Cerbero di Dante;
4 - Gambacorta: la campagna in Russia di Napoleone;
5 - Carnasciali: la congiura delle polveri
6 - Capizzi - le compagnie commerciali di navigazione e il commercio triangolare;
7 - Lazzizzera - pirati d'Europa nel '700;
8 - Gurgoglione - Napoleone a S. Elena e Ode del 5 maggio;

VEN 11 maggio

1 - Grazzini: il Concilio di Trento e la Controriforma Cattolica;
2 - Alberti: il Risorgimento (1° e 2° guerra di indipendenza)
3 - Peccheneda: "zar e dintorni"
4 - Berni: Napoleone in esilio all'Isola d'Elba;
5 - Kosta - Le Colonne d'Ercole;
6 - Vagheggini: Papa Leone X e la raccolta fondi per la Basilica di San Pietro;
7 - Pistolesi: Dante e Beatrice;

SAB 12 maggio
1 - Masiero: la presa di Roma nel 1870;
2  Scaccia: le coalizioni antifrancesi
3 - Uka - la decapitazione di re Luigi XVI durante la rivoluzione francese;
4 - Elammouri
5 -  Pape - La Dichiarazione di Indipendenza e gli indiani Pellerossa;
6 - Fusi - Sette segrete: massoneria e carboneria;
7 - Untiveros





sabato 7 aprile 2018

La recensione di un libro

Ciao ragazzi,
quest'anno abbiamo letto molti libri. Adesso è arrivato il momento di provare a scrivere una RECENSIONE.

Cominciamo a leggere qualche esempio di recensione: questi esempi saranno i nostri "mentor text", i nostri testi modello.
Li analizzeremo, cercando di individuare le loro caratteristiche, poi ognuno di voi sceglierà un libro da recensire e ci metteremo all'opera.

Avete tutti una fotocopia: qui comunque trovate anche i link.


1) Katherine Rundell , La ragazza dei lupi, 2016, LINK

2) Benedetta Bonfiglioli, Pink lady, 2012, LINK

3) Antonio Ferrara, il segreto di Ciro, 2012, LINK


4) Neil Gaiman , Il figlio del cimitero, ill. di Dave McKean, 2009, 



5) John Boyne , Resta dove sei e poi vai, 2013, LINK




CARATTERISTICHE


  1. Riassunto breve del libro senza le conclusioni.
  2. Deve far venire voglia di leggere il libro, scegliendo le immagini più suggestive.
  3. Crea aspettative nel lettore che è portato a leggere il libro.
  4. Riflessione finale sul messaggio del libro
  5. Esiste una parte oggettiva e una soggettiva: le sequenze riflessive sono molte.
  6. Consigli su a chi regalare il libro e perché
  7. Fa immaginare brevemente la storia
  8. È breve ma utilizza parole forti
  9. Fa intuire alcuni temi del libro
  10. Può terminare con un consiglio per il quale si deve leggere il libro.
  11. L’autore della recensione spiega il perché del proprio gradimento (può essere anche negativo).
  12. È essenziale l’opinione di chi scrive la recensione.
  13. È utile l’uso delle citazioni.
  14. Va costruita intorno a un tema centrale del libro.
  15. Non è noiosa
  16. Dà informazioni che non sono contenute nel libro, ma che sono utili a contestualizzarlo.
  17. Inserisce il libro stesso nel contesto in cui è stato scritto.
  18. Non è importante la lunghezza .